30.3.06

Il PC, nuovo compagno di studi

Questo post si sarebbe potuto intitolare "il sorpasso".
Già perchè per la prima volta una ricerca italiana mette nero su bianco l'importanza di internet e della tecnologia per gli studi dei giovani: uno studente su due (il 51%) in Italia studia tanto sul libro di testo quanto sul materiale scaricato da internet, mentre solo il 41% utilizza solo il libro di testo.
I risultati della ricerca "Studiare con il PC" realizzata dall'AIE (Associazione Italiana Editori) in collaborazione con DOCET forniscono una panoramica interessante su usi e abitudini degli studenti italiani nella fascia compresa tra i 10 e i 24 anni.
I vecchi libri sono destinati quindi a finire in soffitta? Al momento non si può affermare, ma nemmeno negare del tutto.
La tecnologia irrompe nell'attività didattica: il 63% degli studenti utilizza sia il PC sia i tradizionali quaderni per fare i compiti o le tesine, contro il 27% di chi usa solo il cartaceo; uno studente su due integra dizionari ed enciclopedie con ricerche svolte sul web e di questi il 24% utilizza solo i supporti tecnologici come fonti contro un misero 11% di chi si affida solo alla carta per svolgere tali attività.
Gli strumenti tecnologici si impongono soprattutto come supporti allo studio: un ragazzo su due impiega mediamente 3,5 ore alla settimana (un terzo del tempo impiegato per studiare sui libri) per studiare su materiale scaricato da internet; e a queste ore vanno aggiunte quelle in cui il computer viene utilizzato a scopi didattici (ricerche, battitura di testi, uso di applicativi per effettuare disegni o tabelle, ecc.).
Renato Mannheimer, a cui l'AIE ha commissionato l'indagine, trae delle importanti conclusioni:
Internet, dunque è diventata l'enciclopedia per eccellenza, sempre a portata di mouse, sfruttata soprattutto per la ricerca e gli approfondimenti domestici, giudicata uno scrigno inesauribile di conoscenza su più livelli, in cui si può trovare l'informazione spicciola e l'approfondimento bibliografico, la notizia dell'ultima ora e l'importante studio scientifico

A quella di Mannheimer si aggiunge anche la voce di Michele Lessona, presidente del Gruppo editoria scolastica di AIE:
La scuola di questi è sottoposta a un processo di cambiamento molto forte: occorre analizzare bene i fenomeni in atto per comprendere i cambiamenti che verranno

Da questa pagina potete scaricare una sintesi dell'indagine e tutti i risultati completi.
Una bella iniziatva da parte dell'AIE che dimostra come l'editoria stessa sia attenta ai cambiamenti in atto e desiderosa di non rimanere indietro in un settore così delicato come quello didattico.

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