Una ricerca condotta da NESTA FutureLab in collaborazione con Electronic Arts (importante azienda produttrice di software) e Università di Bristol, avente come oggetto l' uso dei videogiochi come strumento di supporto alla didattica, ha evidenziato risultati sorprendenti, che ribaltano l'opinione comune che attribuisce ai videogiochi deleteri effetti antisociali.
Stando ai risultati di questa prima fase della ricerca, il 58 % degli insegnanti intervistati si dichiara favorevole all'utilizzo di software ludici in classe come supporto all'insegnamento, e la maggior parte degli intervistati ne fa già uso regolare; tra i benefici messi in evidenza ci sono lo sviluppo delle attività motorie e cognitive e - in misura minore - l'influenza sulla formazione culturale e intellettuale; la ricerca si prepara ora ad entrare nella seconda fase, che analizzerà in maniera più approfondita il rapporto tra utilizzo di software ludici nell'apprendimento e lo sviluppo di capacità cognitive.
Certamente gli interessi economici di Electronic Arts sono ingenti, ma ciò che conta mettere in rilievo è l'aprirsi di interessanti prospettive per l'attività didattica scolastica, sempre più orientata verso un apprendimento globale supportato da nuove tecnologie.
18.2.06
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